LOST IN BREWS

OUR SELECTION

Tra le birre in rotazione troverai:

IPA - PALE ALE

Prima di tutto, è necessario dare la definizione di “Pale Ale”. Questa espressione indica molto semplicemente birre bionde ad alta fermentazione. “Pale” si riferisce al colore della birra, cioè pallido, e “Ale” definisce una birra ad alta fermentazione.

IPA : birra dal gusto intenso ed amaro , derivante dalla carica di luppoli presenti in esse, che è caratteristico di queste birre, note agrumate e resinose, si possono accompagnare soprattutto ai cibi piccanti, ma allo stesso modo sono dissetanti e corroboranti.

Possono poi trasformarsi per ricette o varietà di luppoli in New England IPA, Double IPA,West Coast IPA o East Coast IPA, Session IPA, APA o a finire le più leggere di grado alcolico Session IPA e le decisamente alcoliche Imperial IPA .

IBU 30 fino a 100

5,5% a 10,0% VOL.

Abbinamenti
Tutti i cibi piccanti o speziati, fritture, formaggi e affettati.

STOUT PORTER

Anche con queste tipologie da diversi birrifici, italiani o non troverai oltre alla Guinness, altre Stout o Porter la prima scura tenore alcolico variabile tra semplici stout o le più alcoliche imperial, mentre simili sono le porter, diverse nel colore (marrone scuro) ma ugualmente amare .

IBU 30 a 60

5,0% a 14,0% VOL.

Abbinamenti
Dolci al cacao o caffè; ma anche pesce o carni purché speziate o affumicate o alla griglia.

TRADIZIONALI E STAGIONALI

Sempre in selezione da svariati stili e diverse provenienze, fantastiche birre di Natale, per lo più birre tanto speziate e molto intense nei gusti e corposità , adatte al freddo invernale infatti sono definibili anche Winter beer, prevedono spesso lungo riposo prima di poterle assagiare.

Dedicate ad Halloween (con zucca) e all’autunno (con castagne).

E ancora invecchiate in botte, come le barley wine, acide o acide bilanciate divinamente con frutti spesso rossi di bosco.

Goose che prevedono utilizzo di lieviti invecchiati più lieviti giovani, le salate ma incredibili berliner weisse oppure tutte quelle a fermentazione spontanea, tipiche di Bruxelles e dintorni.

IBU variabile

% VOL. variabile

AMARO

AROMA

DISSETANTE

DOLCE

Abbinamenti
Frutta secca, dolci in genere, carne rossa brasata o carni alla brace, anche da meditazione post cena.

0.30 CL  variabile

0.40 CL  variabile

LOST IN TIME

INDIRIZZO

Via Felice Terracciano 253,
Pomigliano d’Arco

ORARI DI APERTURA

LUN

19:00 - 02:30

MAR

CHIUSO

MER

19:00 - 02:30

GIO

19:00 - 02:30

VEN

19:00 - 02:30

SAB

19:00 - 02:30

DOM

19:00 - 02:30

Made by 🧑🏻‍🚀 of BrandBox SRL 🪐

ELENCO DEI 14
ALLERGENI ALIMENTARI

  • 1. Arachidi e derivati

    snack confezionati, creme e condimenti in cui vi sia anche in piccole dosi

  • 2. Frutta a guscio e derivati

    tutti i prodotti che includono: mandorle, nocciole, noci comuni, noci di acagiù, noci pecan e del Brasile e Queensland, pistacchi

  • 3. Latte e derivati

    yogurt, biscotti e torte, gelato e creme varie. Ogni prodotto in cui viene usato il latte

  • 4. Molluschi e derivati

    canestrello, cannolicchio, capasanta, cuore, dattero di mare, fasolaro, garagolo, lumachino, cozza, murice, ostrica, patella, tartufo di mare, tellina e vongola etc.

  • 5. Pesce e derivati

    inclusi i derivati, cioè tutti quei prodotti alimentari che si compongono di pesce, anche se in piccole percentuali

  • 6. Semi di sesamo e derivati

    oltre ai semi interi usati per il pane, possiamo trovare tracce in alcuni tipi di farine

  • 7. Soia e derivati

    latte, tofu, spaghetti, etc.

  • 8. Crostacei e derivati

    sia quelli marini che d’acqua dolce: gamberi, scampi, aragoste, granchi, paguri e simili

  • 9. Glutine

    cereali, grano, segale, orzo, avena, farro, kamut, inclusi ibridati e derivati

  • 10. Lupino e derivati

    presente ormai in molti cibi vegan, sotto forma di arrosti, salamini, farine e similari che hanno come base questo legume, ricco di proteine

  • 11. Senape e derivati

    si può trovare nelle salse e nei condimenti, specie nella mostarda

  • 12. Sedano e derivati

    presente in pezzi ma pure all’interno di preparati per zuppe, salse e concentrati vegetali

  • 13. Anidride solforosa e solfiti

    in concentrazioni superiori a 10 mg/kg o 10 mg/l espressi come SO2. Usati come conservanti, possiamo trovarli in: conserve di prodotti ittici, in cibi sott’aceto, sott’olio e in salamoia, nelle marmellate, nell’aceto, nei funghi secchi e nelle bibite analcoliche e succhi di frutta

  • 14. Uova e derivati

    tutti i prodotti composti con uova, anche in parte minima. Tra le più comuni: maionese, frittata, emulsionanti, pasta all’uovo, biscotti e torte anche salate, gelati e creme ecc