La storia siamo noi

La storia siamo noi

"C'era una volta il 1987 e tre amici si ritrovano in vacanza a Fontane Bianche, in Sicilia".

Rosaria era la contabile in una stazione di servizio, già diplomata in Ragioneria... Pasquale appena finito l'istituto Tecnico Barsanti di Pomigliano d'Arco e Lucia diplomata al Liceo Artistico Filippo Palizzi di Napoli.

All'epoca la disoccupazione giovanile era (purtroppo) già una realtà.

I tre si ritrovavano spesso, con amici, nei pub della zona. La birra, un piacere comune a tutti e tre, la buona cucina anche! Una delle tante sere, in vacanza, al tavolo di un bar, parlavano del più e del meno riflettendo a quanto sarebbe stato bello crearsi un lavoro proprio ed indipendente. A quanto sarebbe stato bello una birreria propria, un locale da condividere con gli amici. Pomigliano all'epoca aveva si e no tre/quattro paninoteche.

"E allora perché no?!" ... "Perché non provarci?!" 

 

Si fecero un po' di conti in tasca, si ruppero salvadanai, si chiese ai genitori qualche prestito e con l'aiuto di tre famiglie fantastiche (le loro...) cominciarono a costruire il proprio sogno.

 "La fortuna aiuta gli audaci" e al ritorno delle vacanze avevano già trovato un locale vuoto, non troppo grande e con un affitto equo, fattibile!
Il nonno elettricista Felice La Gatta, il nonno falegname per hobby (in realtà disegnatore aeronautico) Gerardo Parmentola si fecero in 4: impianto elettrico, tavoli disegnati e costruiti su misura, pavimenti in posa da un amico di famiglia (Vittorio Cozzolino) disegni, vetri e tavoli (con labirinti) fatti da Lucia... 

Tutto in economia! Tutto in famiglia! Tutto "sudato"... Ma per questo, unico ed originale!
I colori del vecchio Labyrinth: verde, nero, bianco. I pavimenti a scacchi bianchi e neri, panche nero/verdi con spalliere alte come di moda al momento.
Un entrata a mo' di "labyrinto" per giustificarne il nome. In effetti il nome era dovuto alla loro passione sfegatata per David Bowie che nel 1986 aveva recitato in un musical fantastico che si intitolava, indovinate un po', "Labyrinth, dove tutto è possibile"

Molti dei loro panini erano dedicati, infatti ai personaggi del film: Jareth, Sara, Bubo, Toby...
Non immaginavano il successo che avrebbero avuto. La sera dell'apertura furono totalmente "invasi" che le nonne e le mamme dovettero dare una mano, non avevano preparato niente...non si aspettavano niente!

Qualche amico ebbe un panino con la carta dell'hamburger (ancora, ridendo lo ricorda)...
Qualcun altro ebbe un "M" (mozzarella-melanzane-maionese) sbagliato al posto di quello che aveva ordinato, ma dopo tanti anni è ancora il suo panino preferito (fu il destino?) 🙂

Da quel giorno ne è passata di acqua sotto i ponti!...
E pure di allagamenti: la prima settimana si allagarono, la seconda saltarono le piastre la terza i frigoriferi...Da allora in 30 anni ne hanno avute di cose da riparare, cambiare, buttare, tecnici da chiamare, soprattutto di sabato e domenica perché (è risaputo) le attrezzature ti abbandonano SEMPRE nel week end! 

Sono passati 30 anni e (ovvio) sembra ieri!
Ne hanno avuti di collaboratori: fratelli, amici, conoscenti...
Persone che si sono conosciute nel loro locale, magari sposati, magari divorziati, magari partiti...Storie, storie di vita...

"La nostra storia...La storia del Labyrinth! "

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